11 Maggio 2015
"If any player shall intentionally trip or hold an opposing player, or deliberately handle the ball within twelve yards from his own goal line, the referee shall, on appeal, award the opposing side a penalty kick, to be taken from any point 12 yards from the goal line, under the following conditions: all players, with the exception of the player taking the penalty kick and the goalkeeper, shall stand behind the ball and at least six yards from it; the ball shall be in play when the kick is taken. A goal may be scored from a penalty kick".
Così, nel giugno 1890, fu proposta all'International Board la modifica regolamentare che avrebbe rivoluzionato tattiche, regalato emozioni e arrabbiature, deciso campionati e coppe, creato aneddoti e polemiche a non finire. Stava nascendo il calcio di rigore: inizialmente l'idea non garbava né ai parrucconi che presiedevano alle norme del gioco del football né agli appassionati: vigeva la convinzione molto puritana che fosse assurda la premessa per cui qualcuno potesse commettere un'ingiustizia in campo. Però nella realtà si moltiplicavano gli episodi antisportivi: fallacci sugli attaccanti che stavano per tirare in porta, falli di mano plateali, persino pugni in piena azione se l'avversario in possesso della palla resisteva alle intimidazioni. In qualche modo - puritani o no - bisognava porre un freno alla deriva.
Due gocce fecero traboccare un vaso già colmo di situazioni imbarazzanti, ebbero vasta eco sulla stampa e tra gli addetti ai lavori e spinsero verso la rivoluzione. La prima il 20 dicembre 1890: in una partita di Coppa di Scozia tra East Stirlingshire e Hearts, finita 1-3, il difensore degli ospiti Jimmy Adams deviò deliberatamente con la mano un tiro avversario destinato sotto la traversa. Il secondo il 14 febbraio 1891, nella partita dei quarti di finale di Coppa d'Inghilterra Stoke City-Notts County 1-0, il difensore dello Stoke Jack Hendry nei minuti finali, a porta spalancata, per evitare il sicuro gol del pareggio, respinse la conclusione con la mano, provocando un calcio di punizione che non fu trasformato, poiché lo Stoke piazzò tutta la squadra sulla linea e il tiro fu respinto.
A dimostrazione che i pionieri, benché già professionisti, consideravano importante la lealtà in campo, già qualche mese prima erano giunte lamentele sulla questione. La proposta di cui all'incipit, infatti, reca la firma di un irlandese, William McCrum, detto Master Willie, rampollo di una stirpe milionaria che aveva fatto fortuna nell'industria del lino e tra le tante attività ludiche giocava nel Milford. Fu lui, protagonista del primo campionato irlandese della storia nella stagione 1890/91 (in cui il Milford giunse ultimo, perdendo tutte le partite), a lanciare l'idea. Faceva il portiere, quindi in qualche modo andava contro i suoi interessi: ma era rimasto colpito dall'irrefrenabile foga dei compagni di difesa quando si trattava di prevenire un probabile gol avversario. Avanzò la proposta come membro della federazione irlandese.
L'International Board la accettò, in capo a non poche discussioni, nella riunione tenuta il 2 giugno 1891 in un albergo di Glasgow: il calcio di rigore divenne la regola numero 13 del gioco del calcio. Sarebbe entrata in vigore con la stagione agonistica successiva.
Qui - in assenza di precisa documentazione coeva - nasce il problema di stabilire chi fu il primo rigorista della storia, posto che gli specialisti erano ben di là da venire. La storia ci ha tramandato vari candidati, tutti autorevoli, nessuno senza peccato.
James McLuggage. Le pagine della rivista specializzata Scottish Sport riportarono che il 6 giugno 1891, nello stadio scozzese di Airdrie, durante Airdrieonians-Royal Albert valida per un torneo locale, l'arbitro James Robertson, dopo una manciata di minuti, sanzionò con la regola varata appena quattro giorni prima l'intervento di un difensore della squadra di casa. Pochi dei presenti sapevano cosa stava per accadere: non esisteva ancora neppure il dischetto, la debita distanza si contava in passi e la palla poteva essere posata in qualunque posizione, anche non centrale, rispetto alla porta, a discrezione del tiratore. Ci fu stupore generale in campo e tra i duemila sugli spalti quando - invece di formare la solita barriera - gli altri giocatori furono invitati a schierarsi sei yards dietro la sfera, per consentire all'irlandese James McLuggage l'inedita singolar tenzone col portiere James Connor. McLuggage segnò e il Royal Albert alla fine vinse 2-0.
James McCall. Sempre in Scozia, ma nel campionato di prima divisione, il 22 agosto 1891 ci fu un rigore per parte in Leith Athletic-Renton 2-3. Nel primo tempo a favore degli ospiti: il fallo fu commesso dal difensore Geordie Anderson e il penalty, calciato dal capitano James McCall, non diede scampo al portiere Stuart Burnside. Nella ripresa a favore dei padroni di casa: tirò Matt McQueen e il portiere John Lindsay deviò oltre la traversa quello che, probabilmente, fu il primo rigore sbagliato in una competizione con tutti i crismi (è dimostrato che l'8 agosto, in Dunblane-Gairdoch, John Ramage aveva colpito la base del palo e la palla era ritornata in campo: ma non si trattava di un match ufficiale).
Alf Farman. La tradizione inglese attribuisce a questo campione del Newton Heath la paternità del primo rigore. Sarebbe accaduto il 5 settembre 1891, nella gara col Blackpool valida per la Lancashire League: il portiere trafitto era Richard Wright. Ma questa versione ha più di una falla. Perché in quel periodo il Newton Heath in realtà militava nella Football Alliance, campionato parallelo a quello federale. Perché la prima gara di cui i registri ufficiali diano contezza per quella stagione 1891/92 fu disputata il successivo 12 settembre. E perché è provato che il 5 dicembre 1891 quattromila spettatori, al campo di North Road, assistettero al rigore realizzato da Farman proprio contro il Blackpool, nel match del quarto turno di Coppa d'Inghilterra, finito 4-3 per gli ospiti. Probabilissimo, dunque, che gli agiografi abbiano manipolato le date per accreditare a Farman il primo penalty.
Che ne è stato dei protagonisti dell'alba del calcio di rigore, chiunque sia stato il primatista? Master Willie morì solo, alcolizzato e in rovina nel 1932. McLuggage, giunto in Scozia come tintore di cotone, ebbe una signora carriera, anche in Inghilterra. McQueen proprio nel 1892 passò insieme al fratello Hugh al Liverpool, di cui divenne una bandiera e poi un grande dirigente: giocatore polivalente, ogni tanto veniva schierato anche in porta, e passò agli annali come il primo - e forse l'unico - a vincere due campionati venendo impiegato sia come giocatore di movimento che come estremo difensore. Negli anni '20 perse una gamba in un incidente stradale: una delle tribune dell'odierno stadio di Anfield Road sorge proprio nel sito della sua vecchia abitazione. E Adams sperimentò un curioso contrappasso: divenne arbitro, si mise a fischiare i rigori che nella sua prima carriera aveva provocato.
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